Bologna, giovedì 31 luglio 2025 – Per lo stupendo grigio Field Of Gold, dopo la dimostrazione di strapotere dimostrato ad Ascot nelle St James’s Palace Stakes, doveva essere il giorno dell’investitura a naturale erede dell’immenso Frankel, ma non è andata così. Sconfitto da 26 dei suoi 29 rivali nella Hunt Cup di Royal Ascot il 18 giugno scorso, Qirat, compagno di colori di Field Of Gold per Juddmonte Farms, ieri aveva il ruolo di pacemaker per l’attesissimo Field OF Gold anche se sulla pista di Goodwood, Qirat era imbattuto con due vittorie su due disputate.
Tuttavia gli è stato concesso di accumulare un vantaggio considerevole sui più accreditati rivali per tutta la prima metà della corsa. A un certo punto Qirat ha avuto addirittura il suo pacemaker in Serengeti di Ballydoyle, che lo ha portato fino all’ingresso dell’ultimo furlong prima di passare il testimone. Qirat aveva comunque ancora tante energie per realizzare quella che sarà ricordata come una delle più grandi performance di sempre.
“Ha sempre dimostrato di essere un ottimo cavallo, ma fino a oggi, non sono quasi mai riuscito a farlo rendere al massimo “, ha affermato l’allenatore di Qirat, Ralph Beckett. “Era lì per dettare il ritmo e staccare di 12 secondi i primi. Era lì per questo e più durava, meglio era per tutti quelli che avevano a che fare con lui. Questa era l’idea tattica che avevo trasmesso a Richard Kingscote dicendogli anche di non rallentare dopo aver svolto il suo compito perché ero certo che comunque avrebbe corso bene fino a in fondo”.
Richard Kingscote, che presto lascerà la Gran Bretagna per continuare la sua carriera agonistica a Hong Kong, dopo la corsa ha affermato di essersi sentito come un ladro, sebbene il suo passo costante nelle prime posizioni non fosse frutto del caso. “Mi sono sentito “cattivo”, ma quando ho visto che non era un muso grigio a venirmi incontro, ho continuato a spingere…”, ha detto il fantino del vincitore.